Quando si parla di tecnologia militare vichinga, la prima cosa che salta in mente è l'ascia, ma esistevano varie tipologie d'armi tra cui un guerriero professionista poteva scegliere e che poteva prediligere. Una di queste era la spada a un solo taglio.
La spada mostrata in foto è stata ritrovata in Irlanda ed è datata tra l'800 e i primi anni del 900, ma esemplari simili esistono anche in Danimarca e in Norvegia, dove costituiscono circa il 20% delle spade ritrovate.
Due spade norvegesi a unico taglio |
Per molto tempo questa tipologia è stata ignorata o addirittura esclusa dallo studio delle spade d'età vichinga, e ancora oggi nella scena rievocativa sono escluse a favore delle più classiche spade a doppio taglio o delle asce danesi. Uno dei motivi principali di questo poco interesse è che non si sa in quale periodo storico collocarle con sicurezza assoluta.
Il loro aspetto "arcaico" ricorda molto il sax (o scramasax) di età precedente. Il sax era essenzialmente un lungo coltello, di misura compresa tra i 30 e i 60 cm (manico escluso), senza guardia e con una semplice impugnatura liscia e lineare, di legno od osso. In area scandinava furono usati fino alla prima età vichinga, ma erano molto in voga nei secoli precedenti come arma da guerra, anche se nelle Saghe non mancano descrizioni di combattimenti con il sax, soprattutto in Islanda.
Guerriero con sax, dall'Inghilterra (Ricostruzione su originale nel museo di Jorvik, York. Mia foto) |
La struttura della spada a unico taglio differisce però dallo scramasax, avendo due caratteristiche che le rendono armi diverse: la lunghezza e l'elsa tipica di una spada.
Ora, se si guardano le else delle prime due spade a taglio singolo (sopra) e le si confronta con la spada a doppio taglio (sotto) si vede come le differenze siano inesistenti.
La spada qui sotto appartiene al periodo cosidetto "transizionale", cioè alla primissima età vichinga (fine 800), quindi si capisce che le due tipologie sussistevano contemporaneamente.
Spada tipo-B (transizionale) |
Il fatto che le due tipologie appena viste siano molto somiglianti potrebbe essere spiegato non soltanto con la loro contemporaneità, ma ipotizzo che lo si possa vedere come una delle ultime espressioni di un modo di concepire e costruire un'arma come la spada con caratteristiche propriamente scandinave. Per capire meglio, bisogna considerare che la maggioranza dei modelli successivi, di età pienamente e tardo vichinga, era soggette a influenze continentali, di area franca, e che in generale in tutta Europa a partire dalla metà del 800 le spade ricadevano più o meno nelle stesse tipologie, ovviamente declinate a seconda dei gusti e delle aree.
Per modelli diversi si intende la forma dell'elsa, che è quella che muta nel tempo e che può assumere forme differenti a seconda delle zone.
Pertanto, mentre i modeli successivi ricadevano in una sorta di "globalizzazione" tecnologica militare, in mancanza di studi approfonditi si può pensare che la spada a unico taglio rappresenti una peculiarità propria del mondo scandinavo.
Dal punto di vista fisico, la spada a un solo taglio non era molto complessa. Innanzittutto richiedeva un rafforzamento del lato non affilato, definito "spina", che doveva far sì che il colpo non spezzasse la spada, ma in un certo senso irrigidiva molto la lama, che tra l'altro era dritta. Non presentava decorazioni, neanche sul pomolo o sulla guardia, almeno così pare dai ritrovamenti, anche se è possibile che ci fossero esemplari più adornati. Ma ciò che salta all'occhio è la bassa qualità del ferro, che evidenza una manifattura molto semplice e a basso costo e che lascia spazio per varie ipotesi:
- la spada a un solo taglio era un'arma socialmente bassa
- si trattava di uno strumento di ripiego o di ausilio, una "arma di emergenza" derivata dallo scramasax da guerra che fondamentalmente aveva la stessa funzione. In questo caso poteva servire più classi sociali
Bibliografia:
- Ian Peirce, Swords of the Viking Age, The Boydell Press, 2002
- Jan Petersen, De norske vikingesverd, 1919
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